Open Day Maternità

IL MELOGRANO Centro Informazione Maternità e Nascita presenta 

Domenica 25 MARZO 2018 ore 18.00

ANGELA SAJEVA ed ELENA FAZIO in

OPEN DAY 

"indagine teatrale sull'ambivalenza della maternità"

presso IL MELOGRANO di Roma in Via Saturnia 4/a

Lo spettacolo sarà preceduto da un aperitivo di benvenuto

per info e prenotazioni: 06/70475606 - info@melogranoroma.org

POSTI LIMITATI PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA

"Open Day" è il primo passo di un'indagine teatrale che Angela Sajeva ed Elena Fazio hanno intrapreso sul quanto mai immenso e complesso tema della maternità e della sua ambivalenza. Oggi "Open day" è una mise en espace agita da due attrici mamme che si interrogano, attraverso una successione di esperienze e storie, su cosa possa voler dire essere madri in Italia, sulle contraddizioni di questa dirompente esperienza di vita, su cosa sia naturale e cosa invece culturale.

"Open day" il giorno in cui tutto può essere detto, i tabù palesati e dove il desiderio di poter esercitare il proprio diritto alla felicità possa manifestarsi.


In alcune occasioni, come un naturale passaggio tra palcoscenico e platea, lo spettacolo confluisce in un momento di interazione e confronto con il pubblico, in cui poter regalare nuove storie ed emozioni alle persone presenti attraverso una spontanea condivisione di racconti in cerchio.

Lo spettacolo, prodotto dall' Associazione Culturale ACT (Agire Col Teatro) e sostenuto dall' Associazione Socio-Culturale Le Funambole, andrà in scena il 25 Marzo a Roma presso la sede dell' Associazione Il Melograno Roma Centro Informazione Maternità e Nascita che oltre a ospitare l'evento ne è l'ente organizzatore.

Un appuntamento che pone l'attenzione sul tema del mutamento Donna-Madre, su quei primi momenti e tempi in cui tutto cambia e si deve prendere confidenza con la trasformazione di sé e del mondo circostante. Senza l'obbligo di corrispondere allo stereotipo del sorriso a oltranza delle neo mamme, tanto ben dipinto dai media e dalla cultura dominante. Un'occasione per riflettere senza giudizio e a tratti in modo ironico, per riappropriarsi del diritto all'unicità, attraverso cui prendersi cura del proprio e personale percorso genitoriale.